D’invisibile è tessuto l’amore

Luigina Parisi, poesie.
La poesia arriva senza chiedere permesso e pretende di esistere, ignorando ogni forma di modestia. Sa renderci semplici manovali della parola, ubbidienti a ciò che ci attraversa, anche se non sappiamo da dove essa arrivi e dove ha intenzione di andare.
Vivere non è solo soddisfare i bisogni primari né assecondare quelli imposti dai media. Vivere è provare sentimenti e saperli riconoscere, tessere empatia e saperla gestire, è navigare dentro sé, esplorare il mondo e saperlo vedere. E per tutto questo occorre un bagaglio cospicuo di vocaboli, per restare umani e non farci ingurgitare da un meccanismo infernale che ci vuole solo consumatori. Le parole, quelle vere, organizzate in storie o in versi portano messaggi, si prendono cura dei nostri aspetti pulsionali, emotivi e sentimentali. Con esse ci riconosciamo nell’altro, con esse creiamo ponti che sanno abbattere muri. Non c’è pensiero maturo senza delle buone parole; sono armi con cui tagliare lo stantio delle abitudini, sono vascelli che portano altrove, un utile strumento per un’evoluzione di modi e di sostanza. Tina Cesari, autrice della prefazione, afferma: “L’invisibile che abbiamo il dovere di coltivare consiste nell’aver cura del nostro mondo interiore, dell’autenticità della nostra anima, che va preservata dalle maschere che la vita ci costringe spesso a indossare e che imbellettiamo senza poi trovare il tempo di deporle per riflettere solo su noi stessi”. Opera curata e garantita da Storie di Libri.

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Cristina Maria Alessandro: “Lo consiglio, molto bello!”. Ho appena terminato di leggere “D’invisibile è tessuto l’amore”, l’ultimo libro di poesie di Luigina Parisi. C’è tanta vita ardente nella poesia di Luigina. Ne apprezzo le sfumature complesse che la rendono reale e lieve, composta, ma mai statica. A tratti malinconica, disincantata, passionale, lucida e schietta, come amo pensare sia lei di persona. Non si dilunga in ricami inutili: la sintesi è assai più incisiva. I versi arrivano con impeto, diretti, senza “grima”. Luigina ci propone una lirica moderna e vellutata, le cui risonanze rimandano al passato, armonica come una melodia. Non sono fotogrammi di momenti intimi solo suoi, diventano al contrario una suggestione che avvolge tutti noi, ci accarezza e fa desiderare di poterne leggere ancora. “D’invisibile è tessuto l’amore” è un endecasillabo composto con abile grazia che affaccia su un mondo ricco di similitudini… Complimenti Luigina e grazie per avermi donato un paio d’ali.