Davanti a una tazzina di caffè

Anna Pia Merico, storie.
Ero così beata e rilassata che stavo per addormentarmi; poi ho aperto gli occhi e, quasi accecata dalla luce improvvisa, mi sono immersa in quell’azzurrità. Riemergendo, mi sono voltata verso la costa. La corrente portava al largo e con il suo perpetuo moto sembrava volermi rammentare che l’unica costante della vita è il cambiamento. Panta rei, tutto scorre, diceva il buon Eraclito. Già, passa qualsiasi cosa e il mare, con il suo fascinoso incanto, si rivela sempre la panacea di ogni male. Basta conservare intatto lo stupore per la vita. Potervi restare era troppo bello e l’acqua talmente gradevole da rigenerare corpo e mente, anima e cuore. Mi ha suggerito la parte finale di un aforisma di Fabrizio Caramagna: “Se qualcuno mi chiede come ho passato la mia giornata al mare, io rispondo: A guarire. Perché nient’altro al mondo mi guarisce come il mare”. Opera curata e garantita da Storie di Libri.

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Carmelo: “Intenso”. Chissà quanti battiti di cuore comporta poter esprimersi in queste storie. Vissuto e non, realtà o fantasia poco importa. Ogni storia un’esperienza spirituale, un salto nella linea di tempo di vissuto, proprio e altrui. Come sfogliare un album di famiglia dove in ogni pagina hai la possibilità di immergerti in immagini leggendarie, quasi a far sentire profumi e sapori delle nostre case che furono. Leggerezza ma allo stesso tempo profondità, racconti scorrevoli trasudano sentimento, quello che probabilmente ti ha sempre contraddistinto. Bravissima Anna Pia Merico, i picchi di fragilità ma allo stesso tempo di resilienza mai banali di tutti i personaggi spalancano mente, animo e cuore.

Raffaella Scorrano: “Complimenti ad Anna Pia anche per la copertina molto particolare!”. Quale maniera migliore di raccontarsi se non “Davanti a una tazzina di caffè”? Un bel libro che raccoglie diverse storie scritte con stile ed eleganza dall’autrice, Anna Pia Merico. L’amore, che sempre lega e spacca i cuori, gli umori e i sogni, è il protagonista di tutti i racconti, in cui si nota un forte ascendente del territorio salentino sulla penna della scrittrice. Si tratta di immergersi consapevolmente nel sentore della comune assonanza delle vicende personali con quelle di tanti altri uomini e donne. Perché, come si evince, la vita spesso accomuna più che allontana. E se mette le distanze, lo fa per strane incomprensioni e coincidenze, che davvero sorprendono nel loro manifestarsi rivelandosi. Ecco perché incontrarsi significa donare un po’ di sé all’altro e aspettare che le pieghe della vita sanino le piaghe delle incomprensioni. Ciò, in quanto ognuno possiede un notevole potenziale di risolutezza. Il che è fondamentale per avanzare nel marasma interpretativo dello scorrere del tempo, delle vicende e, soprattutto, di un inesorabile cambiamento.

Autore dell’articolo

Pasquale Cavalera nasce a Galatina il 15 agosto 1983. Nel 2009 si laurea in Ingegneria Meccanica e qualche anno più tardi, dopo aver deciso di concludere la carriera di ingegnere, fonda l’agenzia letteraria Storie di Libri, in cui attualmente ricopre i ruoli di CEO ed editor.