Dialogo surreale

Articolo di Raffaella Scorrano, per il blog Storie di Libri.

Una conversazione davvero avvenuta con un cliente sui generis, convintissimo delle sue tesi. Dopo le consuete domande di identificazione anagrafica:
– Ha sbagliato l’anno della sua data di nascita.
– Embè, mica è d’obbligo ricordarlo!
– Ma se non lo ricorda, non posso identificarla per fornirle informazioni.
– Mi risponda in merito a quello che le ho chiesto.
– Lei mi confermi la sua data di nascita e io procedo volentieri.
– E mica siamo Dio per conoscere tutto quanto!
– Non lo siamo, ovviamente. Tuttavia è d’uopo che si conosca la propria data di nascita, altrimenti devo dedurre che lei non sia la persona che dichiara di essere.
– Lei mi sta dicendo che io non sono io?
– E questo me lo deve dire lei.
– Lei è troppo pignola, signorina, mi fa incazzare.
– Devo esserlo quando le risposte sono aleatorie.
– Ribadisco, non possiamo conoscere tutto!!!
– Ma si tratta del suo anno di nascita!
– È tutto relativo, signorina, tutto relativo.
– Vabbè, ma la data di nascita è un dato di fatto.
– Io posso essere nato intorno all’anno 1975, credo.
– Guardi, facciamo così, lei valuti un po’ le sue incertezze e poi ci richiama.
– Insisto, la sua pignoleria è fuori luogo.
– Insisto anch’io, la sua incertezza è fuori tempo massimo. Le suggerisco, magari, di prendere il documento d’identità, così la prossima volta sarà più facile superare l’ostacolo della teoria della relatività.