La Wunderkammer

Nelle Wunderkammer, camere delle meraviglie, venivano collezionati oggetti strani e curiosi. Fu un fenomeno che si sviluppò dal Cinquecento, quando i primi umanisti rinascimentali collezionavano nei loro studioli raccolte d’arte e oggetti rari. Le Wunderkammer più famose sono quelle di Rodolfo II di Asburgo di Praga, curata dall’artista di corte Giuseppe Arcimboldo, delle corti italiane, come quelle dei Gonzaga a Mantova e dei Medici a Firenze. Gli oggetti venivano denominati mirabilia (meraviglie) e suddivisi a loro volta in naturalia se erano di origine naturale oppure artificialia se venivano prodotti dall’uomo. Le naturalia comprendevano animali esotici, conchiglie, serpenti, minerali e zanne di elefante. Tra gli artificialia c’erano strumenti scientifici, mappamondi, strumenti musicali, vasi, sculture e dipinti. Dal Seicento al Settecento diverse collezioni iniziarono a far parte dei musei pubblici.

Autrice dell’articolo
Manuela Moschin è nata a Venezia-Mestre e ha conseguito la laurea in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, indirizzo Storia dell’Arte. Dalla sua passione per le materie umanistiche nasce il blog librarte.eu.